mercoledì 15 marzo 2017

Alla scoperta delle scienze, la nostra prima volta al museo

Domenica scorsa vista la bella giornata calda, abbiamo fato un giro a Bergamo con annessa visita al Museo Civico di Scienze Naturali.
Per Tito era la prima volta al museo e abbiamo scelto in particolare questo per la ricchezza dei suoi reperti e - soprattutto - per la ricostruzione dello scheletro di un allosauro visto che la passione per i dinosauri qui è sempre molto alta.
Il museo si trova in città alta che la domenica è raggiungibile con la funicolare.
All'ingresso si viene accolti dalla riproduzione di un mammut e si ha poi l'accesso alle varie sale.
Troviamo esemplari della fauna divisa per regno animale (riproduzioni ed esemplari veri), minerali e rocce, oggetti rituali e di uso comune delle culture americane e africane e ovviamente i fossili fra quali spicca un cervo di oltre 700 mila anni rinvenuto in Val Borlezza.
La sala dell'Allosauro contiene la ricostruzione del dinosauro e il calco di un nido di oviraptoride donato al museo dall'American Museum of Natural History di New York.
Per i piccoli (e grandi!) appassionati di dinosauri, nella sala è possibile sapere qualcosa in più su questi mastodontici rettili grazie ai vari pannelli a loro dedicati. Inoltre, sempre in questa sala, ci sono tavolini e sedie a misura di bambino per poter disegnare e molti libri sui dinosauri da leggere e sfogliare.


Da non sottovalutare sicuramente le aree tattili dedicate ai fossili, alle piume, ai denti di squalo e di elefante presenti in tutto il museo e i microscopi per capire come lavora uno scienziato.


Devo dire che la visita è stata molto bella e che Tito ne è stato molto contento ma, a differenza di quello che pensavo, ha apprezzato maggiormente i fossili rispetto alla ricostruzione del dinosauro ma soprattutto è rimasto affascinato dallo scheletro del capodoglio ("mamma, quella specie di balena era la mia preferita").


Il costo del biglietto è molto basso, 3€ gli adulti e i ragazzi fino a 18 anni entrano gratis: un motivo in più per scoprire ed imparare cose nuove.
Oltretutto ho scoperto che le valli bergamasche nei millenni scorsi erano fondali marini tropicali che hanno conservato per oltre 200 milioni di anni pesci, crostacei e rettili: ogni anno le campagne di scavo portano alla luce nuovi ed interessanti reperti.
Altro che la nebbia di adesso!!
Per saperne di più vi rimando al sito ufficiale del museo

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